Cosa è la ginecomastia ? Con il termine ginecomastia si intende un anomalo aumento della quantità di tessuto della ghiandola mammaria, di origine non tumorale, in soggetti di sesso maschile.
Il rigonfiamento può interessare entrambe le mammelle oppure essere asimmetrico. La ginecomastia è causata da uno squilibrio del rapporto tra gli ormoni estrogeni e il testosterone. I neonati, i ragazzi durante la pubertà e gli uomini più anziani possono sviluppare una ginecomastia fisiologica dovuta ai normali cambiamenti nei livelli ormonali ma possono esistere altre condizioni che vanno, quindi, esaminate.
Uomini e ragazzi con ginecomastia a volte hanno dolore al seno e possono sentirsi imbarazzati. La ginecomastia può risolversi da sola ma, se persiste, possono essere utili farmaci o interventi chirurgici. La ginecomastia è una condizione clinica caratterizzata da un ingrandimento del tessuto mammario nell’uomo, generalmente per ragioni non tumorali.
Questo anomalo aumento di volume delle mammelle, che si verifica nel 32-36% degli individui di sesso maschile, dona al petto un aspetto femmineo, con importanti ripercussioni dal punto di vista psicologico, sociale e sessuale. Possiamo distinguere una ginecomastia ”classica”, con un aumento esclusivo della componente ghiandolare della mammella dell’uomo, da forme “miste” e forme di “pseudo ginecomastia”, caratterizzate anche da un contemporaneo sviluppo del tessuto adiposo sottocutaneo.
L’ingrandimento delle mammelle costituisce l’aspetto principale della ginecomastia e può essere accompagnato da un aumento della sensibilità cutanea e dalla comparsa di aree di rilievo dolorose al di sotto del capezzolo. Tra le cause che ne sono all’origine, si annoverano: squilibri ormonali (principalmente aumento di estrogeni), assunzione di farmaci (in particolare spironolattone, steroidi anabolizzanti, antiandrogeni, farmaci anti-HIV ed antidepressivi), alterazioni genetiche o squilibri ormonali dipendenti da altre patologie (ipogonadismo, tumori testicolari con eccesso di testosterone, ipertiroidismo, insufficienza epatica, insufficienza renale),
Abuso di sostanze (alcolici, marijuana, eroina, anfetamine), aumento dei livelli di prolattina (per uso di medicinali o tumori benigni dell’ipofisi). Una “ginecomastia fisiologica” può invece essere presente in età puberale o durante l’età senile e regredire in maniera spontanea nell’arco di 6 mesi-2 anni. Generalmente la ginecomastia si riduce spontaneamente o scompare dopo la sospensione del farmaco in causa o dopo trattamento della patologia di base e solo in alcuni casi, il medico, dopo attenta valutazione clinica e strumentale, consiglierà al paziente la corretta strategia terapeutica che potrà essere farmacologica (basata sull’utilizzo di anti estrogeni, inibitori dell’aromatasi o cure topiche con creme a base di diidrotestosterone) o chirurgica (basata sulla rimozione del tessuto mammario in eccesso).
Modificazioni analoghe possono ricomparire in età senile ed essere monolaterali o bilaterali, principalmente causate da una riduzione dei livelli di testosterone, principalmente nei soggetti obesi. Tra le cause che ne sono all’origine, riconosciamo: Mutamenti ormonali naturali, cioè fluttuazioni nei livelli di estrogeni e testosterone che possono determinare ginecomastia.
Eccesso di testosterone: il testosterone è l’ormone deputato al monitoraggio della crescita delle caratteristiche maschili (massa muscolare, peluria) e il suo aumento può verificarsi normalmente in età puberale, oppure in seguito all’assunzione di steroidi anabolizzanti; in presenza di un eccesso di questo ormone.
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